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Link Building

Negli ultimi anni si continua a parlare sempre più di Link building e delle tecniche per migliorare il posizionamento del proprio sito.

Un bravo SEO Specialist sa quanto possono essere importanti perchè offrono metodi efficaci per ottenere una rete di collegamenti tra un sito e gli altri.

Spesso si tende, tuttavia, ad inglobare all’interno della gestione SEO anche una buona strategia di link building. Ma ciò è sbagliato, in quanto le due cose presentano chiare differenze.

Infatti, una buona gestione SEO consiste anche nella cura dei contenuti e nella ricerca degli argomenti da trattare, negli interventi di SEO On-Page frequenti, nell’analisi del posizionamento e altro ancora. Dunque, la Link Building rientra in quest’attività, ma non è l’unica parte fondamentale e spesso, ritrovandomi a parlare con i miei clienti, quest'ultimi pensano che mettere qualche link sparso all’interno dell’articolo basti per posizionarsi: non è assolutamente così!

La cosa fondamentale da dire è che Google apprezza i link, anzi sono necessari al funzionamento e per fornire agli utenti le risposte necessarie quando effettuano una ricerca. Per definizione, i link sono “solitamente voti redazionali dati per scelta, e maggiore è l’utilità dei tuoi contenuti, maggiori saranno le probabilità che un altro utente li ritenga validi per i propri lettori e inserisca un link a essi”.

Attraverso dei sistemi precisi di analisi, i motori di ricerca possono capire come e quali metodi sono stati adottati per collegare tra loro le pagine del web, valutando la qualità e la quantità dei link presenti all’interno dei parametri di ranking utilizzati. Gli algoritmi di Google sono in costante aggiornamento, sopratutto negli ultimi anni, perfezionando così la macchina di ricerca e consentendo una maggiore precisione sulla qualità dei link. Ma andiamo ad approfondire meglio il concetto di Link building.

Gabriele Pantaleo lavora in tutta Italia:

Vuoi fare link building professionale?

Come fare Link building

Partiamo da un presupposto essenziale: ogni link è diverso dall’altro e dunque occorre scegliere sempre quello più appropriato.

Come ho già spiegato in altre guide, non occorre che i link facciano riferimento a siti verticali, cioè strettamente legati alla tematica trattata all’interno dell’articolo, anzi è più opportuno variare l’argomento.

Se il tuo sito verrà linkato da siti autorevoli di diverso genere, vuol dire che l’argomento trattato abbraccia bene diverse tematiche. Settori come lavoro, salute, siti di professionisti, presentano dei vantaggi perchè da essi possono ricavare link di diverso genere con facilità. Un sito a tema salute, ad esempio, può essere linkato da un sito di benessere, da un sito di tecnologia, da uno Educational, ma anche a tema alimentare. A ciò, si aggiungono ulteriori fattori come il posizionamento del link nell’articolo, la frequenza, l’autorità e molto altro.

Dunque, come fare la link building? Il primo passo è quello di analizzare il proprio sito e capire quanto i competitor stiano investendo in backlink. Esistono, infatti, keywords più competitive rispetto ad altre e questa differenza è data dai link che altre aziende hanno già acquistato per il posizionamento dei loro siti.

Durante un’intervista, John Mueller, Senior Webmaster di Google, ha risposto ad una domanda sulla link building. Egli ha dichiarato che, nella maggior parte dei casi, sono i siti con link pagati ad occupare i primi posti nel rank del motore di ricerca, arrivando ad affermare che questi riguardano l’80-90% dei casi.

Un altro elemento essenziale per elaborare un efficace strategia di link building è l’affidabilità del sito da cui proviene il collegamento ipertestuale. Infatti, siti creati con contenuti di valore sono un indicatore positivo per Google, al contrario di quelli costruiti per inserire Guest post, utili a spingere sul posizionamento ma valutati negativamente dai motori di ricerca.

Ciò comporterà una penalizzazione ed il sito linkato, non solo non migliorerà la sua posizione ma potrebbe non ottenere alcun beneficio. In generale, per valutare e riconoscere la qualità di un sito e dei suoi link si può ricorrere a diversi tool, come ad esempio SEOZoom, che presenta degli strumenti utili per l’analisi dei backlink.

Le strategie per fare link building

Le strategie con cui fare link building sono veramente tante e ognuna presenta caratteristiche diverse. Scopriamole insieme! Una prima modalità di link building è quella di realizzare articoli ottimizzati per determinate keyword (parole chiave), al fine di rappresentare un possibile approfondimento rispetto al tema di cui si tratta nello specifico all’interno dell’articolo e nel sito in generale.

Un’altra strategia di link building che si può rivelare molto utile è quella di variare la frequenza di link follow e nofollow, per generare un profilo backlink naturale, così da aiutare nello sviluppo di traffico referral verso il sito. Inoltre, un altro suggerimento che mi preme darti per la tua strategia di link building è quello di utilizzare delle citazioni, ovvero frasi che possono anche non contenere dei link, ma che possono comunque accrescere la visibilità del sito perchè ritenute autorevoli da Google.

Infine, un’altra metodologia da adottare che potrebbe rivelarsi altrettanto utile è quella di utilizzare forum tematici e verticali su argomenti che si avvicinano al tuo sito o prodotti venduti sull’eCommerce di rifermento, in modo tale da linkarlo al momento opportuno.

Dunque, come hai ben potuto constatare, i link possono fare davvero la differenza e portarti facilmente traffico organico, oltre che a farti posizionare per le keyword che più ti interessano. Sarà bene ricordarti, tuttavia, che una buona strategia di link building prevede:

  • Testo di qualità: i testi su cui verranno inseriti i backlink dovranno essere ottimizzati per la SEO. Dunque, non devono essere troppo corti e devono essere utili all’utente. Più il testo sarà di qualità, più l’autorevolezza della pagina salirà e quindi maggiore sarà il valore del backlink. Per questo è consigliabile che essi siano scritti da un copywriter SEO e ottimizzati per una long term keyword.
  • Tempistica: i link non vanno inseriti tutti insieme e nello stesso momento, perchè gli algoritmi di Google sono in grado di capire quando si sta cercando di manipolare la SERP per i propri scopi.
  • Autorità del sito: se consideriamo un link proveniente da un sito autorevole, da una testata giornalistica o ancora da un blog in continuo aggiornamento e che a loro volta raggiungono backlink di qualità, il link avrà un valore maggiore rispetto a quello preso da un sito nuovo o poco aggiornato.
  • Posizione: un link inserito all’interno della prima parte di un testo avrà maggiore valore rispetto ad uno posizionato alla fine dell’articolo.
  • Anchor Text: è importante linkare la parola più adatta al contesto. Linkare una parola chiave fuori contesto potrebbe rappresentare solo una forzatura che Google rileverebbe.
  • IP: la localizzazione del server dove è collocato il sito è un altro fattore importante. Se vuoi rankarti in Italia, ti consiglio di non avere molti backlink provenienti dalla Spagna.

Come ottenere i backlink seo

Come abbiamo visto nel paragrafo precedente, esistono diverse strategie per i backlink. Ma qual è quella più efficace e come si ottengono?

In quest’ottica, la strategia più sicura è la cosiddetta link earning, ovvero quella che ti consente di utilizzare citazioni e link in modo naturale, grazie all’impiego di contenuti di valore che vengono ripresi da altri siti, magari come approfondimento o fonte di informazione. Tutto ciò è molto essenziale per qualsiasi motore di ricerca: Google, ad esempio, riconosce la presenza di link naturali quindi senza alcuno scopo o intervento manipolatore da parte del sito linkato.

Dunque, appare chiaro che per una buona strategia di link building è necessario che gli esperti riescano a non far capire la differenza tra link building e link earning: un consiglio è quello di realizzare campagne pianificate che appaiono il più possibile naturali.

Questo perchè i sistemi dei motori di ricerca mettono in atto una vera e propria azione di differenziazione riguardante i link a pagamento, scartandoli nei risultati organici di ricerca.

Quando riescono ad individuare siti web che hanno comprato link o che fanno parte di “Link Neighborhood” (più comunemente definito spam), o ancora a “campagne di marketing di articoli o di pubblicazione degli ospiti su larga scala con link di Anchor text pieni di parole chiave”, possono scattare sistemi sanzionatori che fanno crollare il ranking di una pagina o, nei casi peggiori, bloccare l’intero sito.

Per questo, la qualità di un link è fondamentale. Oltre alle caratteriste che ti ho elencato nel paragrafo precedente, un link di qualità dovrà avere un’“età” breve e dovrà avere una diffusione social. Sebbene il budget richiesto per una buona gestione SEO può essere ingente, fare da soli potrebbe essere controproducente e ciò causerebbe uno spreco di denaro.

Consiglio vivamente la scelta di un professionista sia per fare link building che digital pr, perché sicuramente integrerà questo servizio all’interno di una gestione SEO avanzata, quindi che si occupi di gestione dei contenuti, reportistica, interventi on page e tanto altro.

Risposte alle domande più frequenti sulla link building seo

Che cos’è la link building ?

La link building serve ai motori di ricerca per capire come e quali metodi sono stati adottati per collegare tra loro le pagine del web, valutando la qualità e la quantità dei link presenti all’interno dei parametri di ranking utilizzati.

Qual è la strategia di link building da adottare?

Le strategie con cui fare link building sono veramente tante e ognuna presenta caratteristiche diverse, fra le quali l’ottimizzazione per parole chiave.

Come si ottengono i backlink gratis?

Esistono diverse strategie con cui si ottengono i backlink. Quella più sicura è la cosiddetta link earning, ovvero quella che ti consente di utilizzare citazioni e link in modo naturale, grazie all’impiego di contenuti di valore che vengono ripresi da altri siti, magari come approfondimento o fonte di informazione.

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