Cosa è una parola chiave

Le parole chiave sono un elemento fondamentale per l’ottimizzazione SEO di un sito web. Infatti, la prima fase di progettazione di una strategia SEO è proprio la ricerca delle parole chiave su cui lavorare, detta anche keyword research.

Le parole chiave ci servono infatti a rispondere a determinate ricerche degli utenti sul web, a cui il nostro sito può dare risposte chiare ed esaustive. Questo perché il nostro posizionamento SEO deve essere in grado di aumentare il nostro traffico in maniera coerente con i servizi offerti dal nostro business: posizionarci bene per parole chiave poco pertinenti non ci sarà utile, perché gli utenti che ci raggiungono non si trasformeranno in clienti.

In questo articolo andremo a vedere in modo specifico cosa sono le parole chiave, o keyword, e come utilizzarle al meglio all’interno di una strategia SEO.

Cosa sono le parole chiave?

Le parole chiave sono, essenzialmente, le parole che gli utenti digitano quando vogliono compiere una ricerca su internet, per trovare una risposta ad un’esigenza, un bisogno o una curiosità. Le parole chiave vengono suddivise in tre categorie a seconda del numero di termini che le compone: possiamo avere short tail keywords composte da un solo termine, middle tail keywords composte da due o tre termini, e long tail keywords, composte da tre o più termini.

Generalmente, le strategie SEO adottate da una seo agency Torino cercano di puntare su long tail keywords, poiché essendo molto specifiche hanno una concorrenza meno elevata, e se consideriamo le parole chiave come una richiesta, è più semplice soddisfarne una molto specifica piuttosto che una generale.

Spesso, il termine keyword viene utilizzato come sinonimo di query, anche se tra questi due concetti c’è una differenza teorica. Le query, infatti, sono sì le parole che l’utente digita nella barra di ricerca, ma sono connotate da un’intenzione di ricerca, che fa sì che queste siano suddivise in navigazionali, informazionali e transazionali. Le query navigazionali sono rappresentate da tutte le ricerche di utenti che sono già a conoscenza di un prodotto o di un servizio, e quindi cercano un sito specifico, e questo può essere ad esempio la ricerca del nome di un brand. Le query informazionali sono caratterizzate da termini come “cosa”, “come”, “perché”, e dunque si tratta di ricerche che prevedono una risposta immediata ad una domanda. Le query transazionali, invece, rappresentano intenzioni di acquisto di un prodotto.

In realtà, parole chiave e query sono due concetti strettamente correlati tra loro, e nulla impedisce di scegliere le parole chiave su cui basare la propria strategia SEO anche in base alle intenzioni di ricerca del pubblico a cui ci si vuole rivolgere.

Come si fa la keyword research

Come abbiamo detto all’inizio di questo articolo, il primo passo da compiere per una corretta gestione SEO è quello di cercare le parole chiave su cui lavorare. Per fare questo, è necessario avere ben chiaro il business rappresentato dal sito che andremo ad ottimizzare, e in particolare è fondamentale definire con il cliente degli obiettivi da raggiungere, individuare il target di riferimento e la tipologia di prodotti o servizi offerti.

Fatto questo, bisogna iniziare a pensare come se si fosse un utente interessato a quel tipo di business. Cosa chiederebbe ad un motore di ricerca per ricevere il nostro sito come risposta? Facendo diverse prove, e raccogliendo le query suggerite alla fine della pagina dei risultati del motore di ricerca, otteniamo già un elenco di parole chiave preliminari, che dovremo filtrare in modo da avere un elenco piuttosto contenuto di keywords su cui lavorare, ma che devono essere quelle che possono darci i risultati migliori.

In questo ci possono venire in aiuto diversi software appositi disponibili online, come Seozoom, Ubersuggest o Google Keywordplanner, che per ogni parola chiave restituiscono il numero di ricerche mensili. Analizzando i dati che ci restituiscono queste analisi, possiamo scegliere di concentrarci su parole chiave specifiche, pertinenti con il sito che andremo ad ottimizzare, e correlate a query con un alto volume di ricerche.

Inoltre, possiamo organizzare le nostre parole chiave anche in modo da categorizzarle a seconda delle query a cui si riferiscono, quindi parole chiave legate a query navigazionali, informazionali e transazionali. Questo ci permette di dare una struttura logica e chiara al sito, che può essere diviso in sezioni e sottosezioni in modo da rispondere puntualmente a ricerche sia generali che molto specifiche.

Come usare le parole chiave

A questo punto, saremo in grado di avere una serie di parole chiave per le quali vogliamo ottimizzare il posizionamento del nostro sito. Per fare ciò, le keywords dovranno essere inserite nei contenuti testuali del sito, ma anche in titoli, header, URL, meta description, e così via.

Se si decide di puntare molto sulle query informazionali, può essere una strategia vincente quella di creare un blog interno al sito in cui sfruttarle, creando una serie di articoli, guide e aggiornamenti, con i quali costruire una rete di collegamenti interni tra contenuti che trattano argomenti pertinenti l’uno con l’altro. Questa pratica, detta internal linking, è molto utile perché permette ai motori di ricerca di indicizzare meglio i contenuti del nostro sito, facendolo salire nel posizionamento nella pagina dei risultati.

In ogni caso, non è necessario utilizzare troppe keywords, e nemmeno saturare i contenuti testuali con le parole chiave. Anzi, questo è controproducente, perché un testo, pur essendo ottimizzato in ottica SEO, deve comunque risultare di lettura scorrevole e coinvolgente, per evitare che l’utente abbandoni la nostra pagina.