Come aggiungere i Metadata con Schema.org al proprio sito

Pubblicato il: 28 Febbraio 2022
Scritto da: nino

Schema.org è una piattaforma di metadati strutturati, chiamati microdati, che definiscono azioni e relazioni sul web, e vengono aggiunti al codice HTML del sito con determinati codici, che andremo ad analizzare più avanti.

Schema.org è stato fondato nel 2011 dalla collaborazione di alcune grandi aziende informatiche, come Google, Microsoft, Yahoo e Yandex, e consente ai motori di ricerca di categorizzare le pagine in base al loro argomento, offrendo agli utenti una user experience migliore. Per questo, è molto importante che nella strategia SEO di un sito internet sia compreso anche l’inserimento di tag di schema, che vanno ad integrare il risultato della ricerca con informazioni aggiuntive sottoforma di rich snippet, molto apprezzato dagli utenti e che quindi dà la possibilità di ricevere più visite.

I tipi di markup su Schema.org

Schema.org include una lunga lista di formati, per strutturare le informazioni di una pagina web relativa a qualunque tipo di persona, luogo o attività su internet. Alcuni dei più utilizzati sono quelli relativi a prodotti, eventi, persone, organizzazioni e attività locali.

Una volta aggiunti al sito, questi marcatori permettono al motore di ricerca di capire di cosa tratta la pagina, e mostrare tutte le informazioni inserite sotto forma di rich snippet. Ad esempio, un rich snippet di una pagina che tratta di un evento mostrerà date e location, mentre quello di una pagina relativa ad un film mostrerà regista, data di uscita nelle sale, genere, e così via.

Quali linguaggi di codice vengono usati per inserire i metadati

Come abbiamo detto poco fa, per inserire i metadati nel proprio sito si utilizzano dei linguaggi di codice specifici, come RDFa, JSON-LD o i microdati.

RDFa è l’acronimo di Resource Descriptive Framework in Attributes, e si tratta di un tipo di codice che si può incorporare a tutte le pagine basate su HTML, XHTML o XML. Alcuni degli attributi disponibili sono:

  • about, per specificare la risorsa dei metadati
  • rel e rev, per specificare il tipo di relazione (diretta o inversa) tra due risorse
  • src, href e resource, per identificare il collegamento con una risorsa partner

I microdati funzionano in modo molto simile, e alcuni attributi sono:

  • itemscope, per creare l’elemento e in seguito indicare tutte le informazioni desiderate
  •  itemtype, per descrivere l’elemento e le sue proprietà collegandoci un URL
  •  itemprop, per indicare che il tag contenuto è una proprietà dell’elemento che stiamo considerando (ad esempio: itemprop = “name”)

Infine, JSON-LD sta per Javascript Object Notation for Linked Objects, ed è il modo più semplice e veloce per inserire metadati se non si è ancora molto esperti. Infatti, usando questo codice è possibile inserire direttamente i metadati nel tagodi una pagina web.

Come inserire i metadati in un sito web

Ora che abbiamo visto nello specifico a cosa servono i metadati e da quali linguaggi di codice sono composti, è arrivato il momento di aggiungerli alla nostra pagina web. Per fare questo, ci vengono in aiuto molti strumenti, come ad esempio lo Structured Data Markup Helper di Google: qui basterà evidenziare gli elementi da marcare e cliccare sul pulsante Create HTML. A questo punto avremo il codice in JSON-LD pronto da copiare e incollare nel nostro sito. Un tool molto simile è Hall Analysis schema markup generator, che permette anch’esso di ricevere un codice JSON-LD pronto da incollare nel codice HTML di un sito web.

Una cosa da non dimenticare una volta che si sono inseriti tutti i marcatori, è quella di testarli, per vedere se funzionano e correggere eventuali errori. Anche in questo Google ci viene in aiuto con il suo Structured Data Testing Tool, dove basta trascinare la pagina o la stringa di codice da verificare perché questa venga restituita in modo da verificare eventuali errori o avvertimenti generati dal sistema.

Per i siti sviluppati in Wordpress, esistono dei tool dedicati per inserire i metadati. Uno dei modi più semplici è quello di installare un tema che contenga già Schema.org al suo interno, oppure installando il plugin Schema. Questo plugin permette di aggiungere diversi tipi di schema a categorie o post, e funziona anche con post personalizzati. Inoltre, può essere utilizzato insieme ad altri plugin, ad esempio per la gestione SEO, per sfruttare al meglio l’operazione di markup.

I vantaggi dei metadati

Quindi, perché dovremmo investire sul markup dei nostri siti web? Non c’è una sola risposta, ma i vantaggi dell’inserire metadati in una pagina web sono molteplici. Innanzitutto, si tratta di una strategia che la mia web agency Torino utilizza per aiutare il posizionamento SEO del sito, grazie al fatto che le informazioni più dettagliate permettono al motore di ricerca di fornire all’utente siti in cui le informazioni che richiedono sono date in modo preciso e puntuale, e che dunque vengono mostrate per prima nella pagina dei risultati del motore di ricerca.

Inoltre, il markup va a comporre i knowledge panel di Google, ovvero quei riquadri che appaiono sulla parte destra della pagina dei risultati e raccolgono le informazioni più importanti su cosa/chi si sta cercando. I metadati vanno anche a comporre i rich snippet e i sitelink, che si hanno quando nei risultati non appare solo il link della home page del sito ma anche link a determinate sezioni interne.

In sintesi, un risultato di ricerca il più accurato possibile aumenterà il traffico organico del vostro sito, perché all’utente sarà chiaro fin da subito che le informazioni contenute nella pagina gli potranno fornire le informazioni che sta cercando.

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