Come migliorare il posizionamento di un articolo nella SERP

Pubblicato il: 23 Febbraio 2022
Scritto da: nino

Quando internet ha iniziato a diffondersi rapidamente per tutto il globo, interconnettendo milioni, se non miliardi, di persone in ogni città del mondo, si credeva che la comunicazione scritta sarebbe regredita e ridotta a poca roba. Invece la storia ci ha mostrato il contrario e invece oggi la scrittura di contenuti per il web rappresenta non solo un’ampia fetta dei contenuti, ma anche un lavoro per professionisti sempre più specializzati, esperti e qualificati.

Oggi infatti i siti web ricchi di articoli popolano internet in modo florido e diffuso, fornendo informazioni semplici e immediate a tutti gli utenti che si imbattono in questo mare di cultura. Sebbene questo sia ovviamente positivo per la nostra conoscenza personale, ci da un’idea di come ad oggi, scrivere un articolo che appaia in una buona posizione della SERP e più che un semplice lavoro di stile e buona ortografia, qualcosa di molto più profondo.

In questo articolo vogliamo infatti andare ad analizzare un po’ quali sono le regole che sanciscono quale articolo appaia prima nella SERP e come possiamo sfruttarle per far salire il nostro contenuto più in alto. Ti ricordiamo comunque che questo aspetto spesso è delegato a professionisti, come può essere ad esempio Gabriele Pantaleo che può facilmente fornire servizi di gestione seo e formazione seo, per darti gli strumenti e così andare avanti nel tuo percorso di perfezionamento in autonomia completa.

Cos’è la SERP e a cosa serve il posizionamento

Iniziamo dunque in questo nostro percorso di analisi su come si fanno a far salire i nostri contenuti nella SERP, ma prima di tutto vediamo di capire cosa sia esattamente la SERP e perché sia così importante la posizione in essa. Come avrai intuito SERP è un acronimo o più semplicemente una sigla, che per esteso sta per Search Engine Results Page. Questa frase semplice in inglese si può tradurre come “Pagina dei risultati di un motore di ricerca”.

Già questa traduzione dovrebbe darti un’idea di cosa stiamo parlando, ma per metterla ancora più semplice, la SERP non sono altro che i risultati che ti da un motore di ricerca come può essere Google quando tu cerchi una determinata parola o frase. Quando fai queste ricerche ti appaiono decina se non centinaia o migliaia di risultati più o meno attinenti con la tua ricerca. Quelli più in alto nei risultati sono quelli che stando agli algoritmi di Google, o di qualsiasi altro motore di ricerca, sono più in linea con quello che stavi cercando, pertanto tu cliccherai in genere su questi primissimi link.

Questo comportamento appena descritto risponde anche alla nostra seconda domanda, ovvero: a cosa serve il posizionamento o meglio a cosa serve un buon posizionamento nella SERP? Questo serve in maniera molto schietta e diretta a fare più visite e potenzialmente più guadagni nel caso il nostro sito preveda dei sistemi di monetizzazione.

Ricerca delle keyword

Chiarito brevemente cosa sia la SERP nella pratica e a cosa serve per il nostro sito o per il nostro articolo specifico, andiamo adesso ad analizzare in che modo possiamo far salire le nostre pagine nei risultati di ricerca. Ebbene per fare ciò dobbiamo andare a scomodare la cosiddetta SEO, altro acronimo che sta per Search Engine Optimization. Come vedi c’entrano ancora i motori di ricerca, infatti la SEO non è altro che un contenitore in cui sono poi presenti tutte le tecniche necessarie per permettere ad un sito di salire nei risultati delle ricerche.

Queste tecniche sono tantissime e tutte con un’importanza rilevante in ottica generale, ma hanno tutte un fulcro di partenza vitale, ovvero la ricerca delle keyword. Quando andiamo infatti a scrivere di un determinato argomento, qualsiasi esso sia, conoscere la materia è di vitale importanza, ma allo stesso modo dobbiamo sapere come le persone cercano quell’argomento e quelle informazioni che tu stai donando al mondo. Per fare ciò è necessario effettuare le cosiddette ricerche delle keyword.

Queste non sono altro che parole chiave o brevi frasi di due o tre parole che gli utenti online utilizzano per cercare quel determinato argomento. Se ad esempio vuoi scrivere un articolo sulla storia della pizza, con una ricerca delle keyword potresti scoprire che “pizza napoletana” è una di quelle più usate, ma che dovresti usare anche quelle relative a “pizza romana” o ad esempio “pizza americana”.

Questi sono ovviamente degli esempi casuali, senza un fondamento, ma ti danno l’idea di come sebbene tu voglia parlare in genere della storia, devi ricordarti di inserire queste chiavi per fare in modo che il tuo articolo sia bene trovato. Le keyword infatti poi vanno usate nel testo nelle sue varie componenti: titoli, sottotitoli, testo, didascalia delle immagini e molto altro ancora.

Ottimizzazione dell’esperienza utente anche su mobile

Google però quando ordina i risultati di una ricerca non basa questo lavoro solo sulle keyword, sono infatti decine se non centinaia i fattori che contribuiscono alla salita o discesa di un articolo nella SERP. Un altro elemento fondamentale è l’esperienza utente sul tuo sito.

Con esperienza utente, che spesso sentirai nominare in inglese come user experience, si intende quel insieme di accortezze che rendono un sito facile da utilizzare per il lettore. Dunque non devono esserci elementi che si sovrappongono, scritte troppo grandi o troppo piccole, colori che non urtino la vista e via discorrendo. Inoltre il sito deve tenere conto anche del dispositivo che va ad utilizzare l’utente: se usa uno smartphone il sito si deve adattare a questo in modo coerente e soprattutto che funzioni.

L’importanza del link building

I fattori che influiscono sul posizionamento in SERP sono tantissimi, ma chiudiamo per ora della link building che abbiamo approfondito nel nostro blog. Questa consiste nel raccogliere in giro link da siti esterni che rimandino al tuo o in particolar modo a quell’articolo che vuoi far salire. Se non sai come fare tutte queste cose o semplicemente, come molti, non hai il tempo per informarti e metterle in atto, allora l’idea più intelligente è quella di rivolgersi a un servizio professionale qual è quello di Gabriele Pantaleo.

 

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